Disallineamenti da ibridi: come accedere al regime premiale

07.04.2025

Con la riforma del 2023, l'Italia ha introdotto nuove misure per promuovere la compliance fiscale in ambito internazionale, con particolare attenzione ai disallineamenti da ibridi. Le imprese che vogliono accedere al trattamento premiale devono seguire precise scadenze, tra cui la comunicazione della documentazione tramite il modello Redditi 2025.

La legge n. 111/2023 per la riforma fiscale, tra l'altro, ha delegato il Governo a effettuare una revisione generale degli aspetti internazionali e sovranazionali del sistema tributario. In attuazione della riforma in materia di fiscalità internazionale, è stato emanato il decreto legislativo n. 209 del 27 dicembre 2023, il cui Titolo III contiene "Disposizioni per favorire la compliance in materia di disallineamenti da ibridi".

Difatti, come chiarito dalla circolare n. 2/E del 2022, posto che ricade sull'Amministrazione finanziaria l'onere di dimostrare i fatti costitutivi della pretesa tributaria, sarà compito del contribuente dare evidenza che la fattispecie non ricorre o dell'esistenza di fatti impeditivi o estintivi di detta pretesa.

Al riguardo, l'articolo 61 del decreto legislativo n. 209 del 2023, rubricato "Disposizioni in materia di documentazione dei disallineamenti da ibridi", al fine di incentivare la cooperazione tra Amministrazione finanziaria e contribuenti e garantire la proporzionalità nell'applicazione delle disposizioni in materia di disallineamenti da ibridi, ha introdotto, il nuovo comma 6-bis all'articolo 1 del decreto legislativo n. 471/1997. Detta ultima disposizione introduce un "regime premiale" (simile a quello già previsto in tema di "prezzi di trasferimento"), in base al quale il contribuente che predisponga la documentazione atta a consentire la verifica dell'applicazione delle norme destinate a neutralizzare i disallineamenti da ibridi, con le modalità e nei termini previsti, ne dia rituale comunicazione all'Amministrazione finanziaria e, all'atto del controllo, la esibisca agli organi incaricati della conduzione dell'attività ispettiva, non sarà passibile delle ordinarie sanzioni previste dagli articoli 1 e 2, Dlgs n. 471/1997, per il caso di infedele dichiarazione.

In tema di comunicazione della richiamata documentazione, "per i soggetti passivi con esercizio coincidente con l'anno solare, le comunicazioni del possesso della documentazione per i periodi d'imposta 2020, 2021, 2022 e 2023 dovranno essere effettuate tramite il modello di dichiarazione dei redditi 2025, che si riferisce al periodo d'imposta 2024".


DA FISCO OGGI